COMUNICATO STAMPA
Frosinone, 22.11.2013
Provincia di Frosinone: situazione drammatica della sanità ed altro…
Lettera aperta al Presidente della Regione Nicola Zingaretti
Illustre Presidente,
La situazione della Sanità in provincia di Frosinone è a dir poco drammatica, dopo l’attuazione del Decreto 80 della Polverini è progressivamente peggiorata.
Questa O.S, aveva già espresso il proprio parere fortemente negativo sul Decreto 80 da prima della sua attuazione, i fatti purtroppo ci hanno dato ragione.
La creazione delle macroaree con i tagli indiscriminati ha penalizzato il servizio reso all’utenza e peggiorato le condizioni generali di impiego degli operatori, senza realizzare neanche minimamente la tanto decantata ottimizzazione delle risorse, intese in senso lato, con il taglio dei “rami secchi” ed il reimpiego delle risorse umane, tecniche ed economiche che ne dovevano derivare.
Tutto ciò è avvenuto perché i calcoli erano stati fatti in modo strumentalmente non corretto ed anche il potenziamento che dovevano ricevere i servizi territoriali non c’è mai stato, così alla fortissima riduzione dei posti letto di degenza negli ospedali della provincia (addirittura al di sotto del rapporto minimo stabilito per Legge), non è mai seguito l’implemento dei servizi sul territorio.
La chiusura di ben otto tra presidi ospedalieri e sanitari non ha mai determinato quel recupero di personale tanto sbandierato, infatti la maggior parte di quel personale di ogni ordine e grado è andato in pensione.
L’assenza cronica di primari e dirigenti apicali vicariati con il tanto famigerato “art. 18” ha determinato un altro gravissimo danno a questa Azienda Sanitaria, poiché è mancata la programmazione a media e lunga scadenza, l’incentivazione ad investire sull’aggiornamento e la qualificazione di tutto il personale, nonché l’adozione di linee guida univoche ed uniformi su tutto il territorio.
La stessa applicazione del Decreto 80 è avvenuto a macchia di leopardo e con principi molto spesso difformi a seconda delle convenienze, se una cosa è valida per l’Ospedale di Frosinone ebbene la stessa non è valida in quello di Sora!!!!!!
“L’Affaire Pronto Soccorso” dell’ospedale di Frosinone è cavalcato in modo strumentale, infatti si è trovato come capro espiatorio del problema la U.O.S. di Lungodegenza, ma invece non saranno ben altre le cause?
Non sarà l’attuazione della tanto vituperata “medicina difensivistica”?
Non saranno tutti i Primi Soccorso ed i Pronto Soccorso chiusi intorno all’ospedale di Frosinone, chiuso Ceccano, chiuso Ferentino, chiuso Anagni, chiuso Ceprano.
O forse dietro l’ennesimo trasferimento di un reparto ospedaliero si cela, in modo neanche troppo velato, l’ultimo progettino in ordine di tempo per far apparire e dare lustro a qualcuno?
Non sarà la cronica carenza di personale Medico mai reintegrato, sulla cui riduzione di spesa qualcuno viene premiato economicamente?
I quesiti da porre sarebbero tanti, compreso quello relativo all’attuazione di un piano di “Medicina creativa” che si sta delineando nelle ultime settimane all’interno di questa ASL, una progettualità che ha addirittura superato come “fantasia” le deleterie bozze di Atto aziendale a cui eravamo stati abituati nei mesi scorsi.
Siamo arrivati al punto di non ritorno, se le strategie Aziendali vengono suggerite o forse imposte da logiche di “associazionismo civico”.
Ormai l’urlo di dolore che si solleva da tutto il sostrato sociale di questa Provincia non può più rimanere a lungo in ascoltato, pena una condanna di ignavia che rimarrà marcata indelebilmente sulla coscienza di chi ha il dovere, la responsabilità e l’onere morale di intervenire e non accettare più l’olezzo del compromesso morale.
I cittadini della Provincia di Frosinone sono stanchi di pagare solo l’addizionale regionale e non ricevendo in cambio servizi sanitari adeguati e nemmeno possono aspettare che si definisca la disputa Vicano – Suppa per poter risolvere i loro problemi.
Alla drammatica situazione della sanità nella nostra Provincia si aggiunge la disperazione degli ex LSU dei vari Comuni che vedono messo in discussione il loro tanto sospirato posto di lavoro che avevano ottenuto qualche anno fa, per non parlare dei lavoratori licenziati della Multiservizi SPA che ancora aspettano che si concretizzi quello che Lei aveva prospettato come soluzione nelle riunioni che si sono tenute in regione ed infine vogliamo ricordare il grido disperato dei dipendenti del Consorzio per la conservazione e valorizzazione del patrimonio speleologico delle” grotte ” di Pastena e Collepardo che dal mese di Gennaio non ricevono lo stipendio, pensi Presidente questa volta la responsabilità è solamente della Regione, non si riesce a capire le motivazioni per cui non arrivano dalla regione le risorse necessarie per il pagamento degli stipendi che addirittura anche la Polverini, nonostante tutto, aveva negli anni passati assicurato.
Basta con la teoria, con le chiacchiere, con ancora dobbiamo decidere o vedere, la nostra Provincia ha bisogno di risposte concrete ed approfittiamo per fare un appello accorato ai nostri consiglieri regionali per stimolarli ad un maggior impegno per una risoluzione delle problematiche rappresentate: Abbruzzese, Bianchi, Buschini e Fardelli, se ci siete battete un colpo!!!!!!!!!!
Distinti saluti.
Il Segretario. Resp.le Il Resp.le UIL FPL medici Il Dirigente Sindacale Medici
Paolo Pandolfi Giampaolo Tomaselli David Giannetti