Aprire gli occhi:
“Femminicidio.
Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale.”
di Barbara Spinelli
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Dove acquistarlo: http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro
Oppure: http://www.ibs.it/code/9788846498458/spinelli-barbara/

Un libro per raccontare le origini e la storia del recentissimo neologismo “Femminicidio”, ormai sempre più diffuso anche nel nostro paese, che trae le sue origini dalla strage delle donne di Ciudad Juarez, in Messico.

L’autrice documenta la nascita del termine femminicidio, antecedente a tali fatti, e spiega come esso sia stato adottato dalle donne centroamericane per veder riconosciuti e rispettati i propri diritti umani, in particolare quello ad una vita libera da qualsiasi forma di violenza.

Femminicidio non è dunque solo la soppressione della vita della donna nell’accezione classica, per così dire, dell’ omocidio, ma è la soppressione della donna tramite la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna “in quanto donna”, perché non rispetta il ruolo sociale impostole. Il suo omicidio personale e sociale, oltre che puramente fisico.

L’autrice illustra, inoltre, le tesi elaborate in Centroamerica sulle cause del femminicidio ed espone i meccanismi di indagine e di denuncia, i dati risultanti dalle ricerche locali, le politiche sviluppate sulla loro base, la conseguente richiesta di riconoscimento giuridico del femminicidio come specifico reato e come crimine contro l’umanità.

Nel volume si mette in luce l’alleanza tra donne e ONG (Organizzazioni Non Governative) a tutela dei diritti umani per inchiodare lo stato messicano alle sue responsabilità per i massacri di donne a Ciudad Juarez.

Il femminicidio non rappresenta ormai solo una specificità centroamericana, ma ha assunto una valenza generale, costruendosi come concetto giuridico, di rilevanza interna e internazionale.

Il percorso di riconoscimento del femminicidio come crimine contro l’umanità, ora preso in considerazione anche a livello europeo, ha una valenza universale: consente di individuare il filo rosso che segna, a livello globale, la matrice comune di ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne, ovvero la mancata considerazione della dignità delle stesse come persone.

Non rispettare i diritti delle donne lede l’umanità tutta: tale affermazione pone le basi per la costruzione di relazioni sociali diverse, incentrate sulla Persona in quanto tale e sul rispetto reciproco a prescindere da ogni forma di diversità, sia essa sessuale, etnica, giuridica o ideologica.

Cenni biografici

Barbara Spinelli, praticante avvocato, collabora con i Giuristi Democratici a livello nazionale ed internazionale e con la Rete Femminista.

Le sue ricerche riguardano soprattutto le politiche di contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere e il femminicidio nel mondo.

Oltre a numerosi articoli per quotidiani e testate specialistiche, sul tema ha redatto per i Giuristi Democratici il dossier “Violenza sulle donne: parliamo di femminicidio. Spunti di riflessione per affrontare a livello globale il problema della violenza sulle donne con una prospettiva di genere”.

Silvia Morini

(*Fonti:
http://www.francoangeli.it
http://www.ibs.it)