03/07/2017 | Occupazione.
Dopo l’improvvisa impennata a maggio delle richieste di Cassa Integrazione, desta preoccupazione la «frenatina» dei dati sull’occupazione. I dati mensili sono sempre da analizzare con prudenza, ma la “non crescita” del tasso di occupazione (- 0,1%), termometro attendibile sull’andamento generale, unitamente all’arretramento degli occupati “stabili”, non può non preoccupare. Dall’andamento fortemente altalenante della nostra economia, ne deriva la sola crescita dell’occupazione temporanea (che come tale è continuamente a rischio disoccupazione, anche di lunga durata, in assenza di tempestive ed efficaci politiche attive), composta soprattutto da over 50, cioè da una platea di lavoratori già professionalmente formata.
È vero che la crescita dell’economia è il primo fattore che può sostenere la buona qualità e la quantità di occupazione, ma un intervento non a spot (bonus) bensì strutturale, come la riduzione del cuneo fiscale e previdenziale, può essere un sostegno a quelle imprese indecise se assumere o stabilizzare le persone. Il sindacato si aspetta dalla Legge di Stabilità segnali chiari verso questa direzione.
3 Luglio 2017
Uil Frosinone
(*Fonti:
www.uil.it)