Lasciare il luogo d’origine, gli affetti, il lavoro per intraprendere una nuova avventura fuori dai confini italiani può essere un progetto molto stimolante ma, tuttavia va preparato nei dettagli per evitare di inciampare in step difficili da superare e che possono produrre sfiducia nelle speranze iniziali e nei progetti futuri.
La UIL Tem.p@ propone un piccolo elenco di notizie utili che possono essere basilari prima della partenza.
DOVE ANDARE
Tra le cose fondamentali prima di organizzare un viaggio, qualsiasi sia il motivo o il tempo di permanenza, è capire quale luogo nel mondo è più adatto alle finalità della mia ricerca.
Se sto cercando un lavoro specifico o un’esperienza di studio all’estero, diversi saranno i Paesi che corrispondono alle mie aspirazioni.
Partire vuol dire conoscere la mia destinazione finale.
CONOSCERE IL TERRITORIO, LE USANZE, LA CULTURA
“Paese che vai usanza che trovi”
Prima di incorrere in problemi tecnici e pratici nel Paese di destinazione è meglio conoscere quali sono le usanze e la cultura in generale del luogo che mi ospita. Tra le cose fondamentali nella ricerca di informazioni del territorio c’è sicuramente lo studio della storia e del patrimonio culturale località in cui andrò. Conoscere il passato, capire le usanze, riconoscere gli effetti sul futuro di questi è necessario per trovare il mio posto nella nuova società che mi ospiterà.
COSA FARE PRIMA DI PARTIRE
DOCUMENTI NECESSARI
Documento d’identità
Patente: La Comunità Europea prevede il reciproco riconoscimento all’interno degli Stati che ne fanno parte per le patenti di guida, tuttavia nel momento in cui si richiede la residenza all’estero è consigliabile fare domanda per la conversione o il riconoscimento di validità del documento.
Tramite questo linkhttp://ec.europa.eu/youreurope/è possibile verificare le disposizioni degli stati membri dell’Unione Europea per i documenti necessari e per ottenere ulteriori informazioni fondamentali.
Servizi sanitari: Per i cittadini della Comunità Europea che soggiornano in altri paesi UE l’assistenza sanitaria è fornita tramite la Tessera di Assicurazione Malattia Europea /TEAM). Grazie a questa tessera si può richiedere l’assistenza sanitaria senza più bisogno di recarsi presso l’ASL di riferimento per avere il modello E111. Coloro che non hanno ricevuto la tessera a casa possono richiederla all’Azienda per i servizio sanitari o all’ufficio delle Entrate.
Assicurazione: è consigliato aprire una polizza assicurativa per tutta la durata della permanenza all’estero.
Banca: prima di partire è suggerito recarsi nella propria banca per capire quali sono i costi per la ricezione di bonifici all’estero e le spese di prelevamento da bancomat o carta di credito.
Permesso di soggiorno: i cittadini dell’UE (richiedenti lavoro, lavoratori subordinati o autonomi, prestatori e destinatari di servizi, studenti, pensionati e altri cittadini dell’Unione non economicamente attivi) e i loro familiari possono soggiornare in uno Stato memebro per tre medi senza altra condizione o adempimento che il possesso di una carta di identità o del passaporto in corso di validità. Per periodi superiori ai tre mesi, i cittadini dell’UE dovranno richiedere l’iscrizione presso le autorità competenti, e anche questa iscrizione sarà richiesta solo se lo Stato membro ospitante la ritiene necessaria. per ulteriori informazioni consultare il sito EURES – portale europeo della mobilità professionale all’indirizzohttp://ec.europa.eu/eures .
Alloggio: è consigliato prima di partire, trovare una sistemazione temporanea per il primo periodo d’inserimento (ostello, albergo, appartamento in affitto) per poi consultare la stampa locale o siti web per una sistemazione più a lungo termine.
DOCUMENTAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO
– Il diploma di maturità viene riconosciuto automaticamente in tutti gli stati del Consiglio d’Europa che nel 1957 hanno firmato la “Convenzione Europea sul riconoscimento delle qualifiche che danno accesso all’Istruzione superiore”.
– Per riconoscere il titolo di studio universitario è consigliabile contattare il NATIONAL ACADEMIC RECOGNITION INFORMATION CENTRES (NARIC). Gli indirizzi dei centri NARIC di ogni Paese possono essere reperiti sul sito web www.enic-naric.net .
– Per svolgere una specifica professione in un altro Paese dell’UE è necessario richiedere all’Autorità Pubblica competente del proprio settore il riconoscimento del titolo professionale. Il sito web della Commissione Europea: http://ec.europa.eu/ contiene informazioni dettagliate sui procedimenti da seguire per ogni Paese dell’Unione Europea, a seconda della professione. Nel 2005 è stata approvata la Direttiva 2005/36/CE, relativa alle qualifiche professionali, con la quale vengono sostituite tutte le precedenti direttive e si semplificano le procedure per ottenere il riconoscimento del proprio titolo.
Ci sono tre casi in cui non è necessario alcun riconoscimento del titolo professionale:
– Nel caso in cui la professione che si vuole esercitare non sia regolamentata nello Stato di destinazione.
– Nel caso in cui si tratti di professioni regolamentate già coperte da un altro sistema di riconoscimento dei titoli (medico, dentista, veterinario, infermiere, farmacista, architetto e ostetrica).
– Nel caso in cui si tratti di attività artigianali, industriali o commerciali già coperte da direttive “transitorie”.
(*Fonti:
http://www.uiltemp.it)