Nel programma “L’aria che tira” su La7, si parla della riforma delle pensioni e del bullismo.
Pensioni.
Vladimir Luxuria: “Il divario tra le pensioni è troppo ampio, i giovani hanno meno aspettative pensionistiche. Questo tesoretto che dovrebbe essere utilizzato un po’ per la scuola, un po’ per i ponti, adesso anche per le pensioni, così utilizzato è già esaurito. L’idea che invece ha proposto Boeri di un contributo di solidarietà che vada ad aiutare le persone meno abbienti da parte di quelle meno abbienti, mi pare una decisione saggia.”.
Carmelo Barbagallo, leader della Uil: “Per evitare fraintendimenti, il provvedimento di solidarietà dalle pensioni più alte a quelle a sistema previdenziale è già stato attuato. Quando si parla di quelle pensioni di 3000 euro lorde, che diventano 1800 al netto, stiamo parlando di persone che quei soldi li hanno messi da parte pagando le tasse, di chi ha pagato i contributi e si è fatto la propria pensione.”. Chiarendo: 1) Sono state riversate sull’INPS è tutta una serie di casse in deficit che dovevano essere pagati dallo Stato o fatte pagare da chi ha creato questi “buchi”, 2) (Noi della UIL) ancora continiamo a parlare ed a proporre la differenziazione tra previdenza e assistenza nell’INPS, non ricevendo alcuna risposta dallo Stato, questo perché l’assistenza va sulla fiscalità generale, mentre la previdenza è sulle spalle dei lavoratori e pensionati. Vorrei inoltre tornare sulla questione dell’ uguaglianza: Renzi ha iniziato col dire che avrebbe accettato il confronto col sindacato perché voleva evitare che ci fossero lavoratori di serie A e di serie B: ci è riuscito, siamo tutti lavoratori di serie C.”.
Segue servizio su l’aumento della povertà in Italia tra gli italiani. Nella Comunità di Sant’Egidio, ad esempio, si è passati da 18% dello scorso anno ad un 22% di quest’anno di persone sotto la soglia di povertà.
Interviene Barbagallo, citando i dati dell’ILO: “a livello internazionale è previsto un incremento di licenziamenti e dunque di disoccupati di 12 milioni, ed il 30% dei detentori delle maggiori risorse finanziarie arriverà al 40%. La povertà è in aumento, ed è per questo che il Papa si rivolge sempre più alle masse che ne fanno parte.”
I ricchi diventeranno più ricchi e poveri diventeranno più poveri dunque, in aumento da entrambe le parti.
Alessia Morani, deputata Pd, assicura che i soldi in più verranno dati alle fasce più deboli. Tornando sulle disuguaglianze precisa: “La differenza tra un lavoratore che va in pensione dopo 40 anni e dopo 15 è abissale ed è una disuguaglianza che oggi è difficile da far comprendere.”.
Bullismo
Dopo la pubblicità segue un servizio sul bullismo in cui sono coinvolte due studentesse, rispettivamente di 16 e 12 anni, mentre si picchiano davanti ad una telecamera. Il bullismo è in aumento tra le donne. Segue servizio in cui vengono intervistate varie persone sul fatto accaduto a Cuneo: un bambino cuneese che ha subito episodi di bullismo a 12 anni (è stato denudato ed addobbato con delle caramelle e successivamente schernito pubblicamente) ed i genitori dei ragazzi che avevano compiuto il bullismo li hanno difesi strenuamente, dicendo che era stato “solo uno scherzo”. Quali le punizioni ed interventi che dovrebbero essere messi in atto?
Luciana Littizzetto in un estratto preso da “Che tempo che fa”, presentato da Fabio Fazio, dice che bisogna pulire i bulli ed anche chi non fa nulla per contrastarlo. Vladimir Luxuria racconta la propria storia di discriminazione nelle scuole, e parla della responsabilità che i genitori hanno nell’educazione dei figli. “Bisogna essere molto duri nei confronti delle persone che attuano il bullismo e rieducare i genitori.”, continua “Se vostro figlio è violento in classe, non prendete le difese di vostro figlio perché voi altrimenti state allevando un futuro criminale, perché se questo ragazzo si sente protetto anche dai genitori, la prossima volta si sentirà in diritto di prestare un altro compagno ho di violentare una donna, bisogna essere molto duri sul bullismo. E questo lo dico anche perché quando mi invitano negli istituti per parlare di questi temi, mi dà tremendamente fastidio che qualcuno pensi che noi veniamo invitati nelle scuole per fare propaganda, noi andiamo a parlare di bullismo, perché è un tema molto forte, e quando vengo invitata vorrei che ci fosse più disponibilità e meno persone che pensano che noi andiamo a deviare dei ragazzi, noi non vogliamo trasformare dei ragazzi da etero in gay, noi vogliamo trasformare dei potenziali violenti ragazzi al rispetto dell’altro.”
Licia Ronzulli, Forza Italia, è contro la punizione verso i ragazzi, mentre si deve agire nei confronti dei genitori.
Carmelo Barbagallo interviene dicendo che la lotta al bullismo è necessaria, e le punizioni vanno attuate sia verso i genitori che verso i figli, ed inoltre verso coloro che non fanno nulla per contrastarlo, che in pratica si gira dall’altra parte o mettono la testa sotto la sabbia.
È necessario insegnare il rispetto.
Nunzia De Girolamo, NCD, è d’accordo con la punizione verso genitori e ragazzi, ma puntualizza: “Se si è in un contesto sociale come la scuola in cui un ragazzo va punito come succede ad un adulto all’interno della società, ma contestualmente penso che abbia anche un problema di fondo, quindi che vada sostenuto, aiutato, quindi ci vuole un forte legame tra famiglia e scuola che collaborino per evitate che quel ragazzo diventi un violento nel domani, ma soprattutto possa incidere sulla psiche del ragazzo stesso in base a quello che subisce. Non ho sentito parlare di aiuto. L’uno non esclude l’altro: ci vuole punizione e aiuto, perché stiamo parlando di bambini (i bulli) che hanno un problema, lo so è la punizione non è la cura.”
Barbagallo, alla domanda se sia una questione sociale ed in che modo, risponde: “È una questione mondiale: abbiamo oggi nel mondo più conflitti di quanti ne avessimo prima. Come ha detto Papa Francesco “una terza guerra mondiale è in atto’, perché pensiamo tutti di poter esportare la democrazia, magari con i carrarmati, mentre bisognerebbe esportare la democrazia con la socializzazione, con la cooperazione. Noi abbiamo proposto di fare il primo maggio a Pozzallo, io volevo farlo addirittura Lampedusa, a significare che occorre una nuova politica per il Mediterraneo, che esportiamo la democrazia con i carrarmati ed importiamo i terroristi con i gommoni; noi dobbiamo agire alla fonte di questi problemi, bisogna agire a livello globale. Oggi la violenza generalizzata, ed occorre una lotta senza quartiere a tutti i terrorismo e da tutte le violenze: bambini, donne, “diversi” (come vengono definiti da questi bulli). Per questo io che non sono un credente e praticante guardo con interesse a questo Papa, ed a questo papato, perché nelle scuole non ci vorrebbe soltanto la punizione, necessaria e doverosa quando si verificano questi fatti, ma ci vorrebbe anche un sostegno, anche psicologico, una prevenzione, altrimenti continuiamo a parlare di fatti che sono già avvenuti senza prevenirli.”.
Silvia Morini
Uil Frosinone
(*Fonti:
Programma: “L’aria che tira”, La7)