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07/01/2015 | Occupazione.  


Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale UIL
La prevedibilità dei dati Istat sul peggioramento della “non occupazione” era nell’aria. Crediamo che questa volta, non si tratti solo dell’invasività dell’implacabile crisi, ma anche del risultato dell’effetto annuncio, già da qualche mese, del nuovo contratto a tutele crescenti e delle forti incentivazioni di cui beneficeranno i datori di lavoro.
È come se il mercato del lavoro si fosse fermato in attesa di poter utilizzare più convenienti strumenti di ingresso. Un’eventuale ripresina occupazionale sarebbe, quindi, solo un recupero di “lavoro” perso.
È, invece, estremamente preoccupante il disastroso crollo del lavoro giovanile sul quale  non ha inciso lo “stimolo” della Garanzia Giovani che, sulla base degli ultimi monitoraggi, è un sostanziale fallimento.
Occorre ben altro per far ripartire l’occupazione nel nostro Paese: investimenti in politiche industriali di lungo periodo, una “reale” diminuzione della pressione fiscale, a partire dai lavoratori dipendenti e pensionati e uno snellimento e una modernizzazione della nostra complicata macchina burocratica.

Roma, 7 gennaio 2015

(*Fonti:
www.uil.it
)