CIG, UIL Lazio: impennata record nel reatino.
Peggiorano anche Latina e Roma
Bombardieri: “crisi oramai strutturate e difficili da risolvere”
Triste primato per il reatino che con un incremento di circa il 200% rispetto al mese precedente e del 150,5% rispetto ad aprile 2013, si colloca al quinto posto in Italia tra le province con il più alto numero di ore di cassa integrazione. A Rieti, infatti, le ore di CIG complessive sono passate da 79.148 di marzo a 236.605 ad aprile con un incremento del 198,9%. Incremento che raggiunge il 376% nella cassa integrazione straordinaria.
Questi alcuni dei dati analizzati ed elaborati dalla UIL di Roma e del Lazio sulla cassa integrazione nella nostra regione nel mese di aprile.
Non se la passa bene nemmeno l’area pontina, dove le ore di CIG sono aumentate in un mese del 67,7%, ovvero da 351.899 a marzo a 590.186 ad aprile. Con un’impennata soprattutto della cassa integrazione ordinaria che registra un +177,9%. Terza in questa triste classifica regionale la Capitale con un incremento di circa il 2% rispetto al mese precedente, di cui un +6,2% elativamente alla CIG ordinaria e del 3% di quella straordinaria.
“Siamo in presenza di incrementi esponenziali e pertanto drammatici – commenta il segretario generale della UIL di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri – l’area del reatino continua a raggiungere da mesi cifre record nella cassa integrazione. Ciò significa il perdurare di crisi purtroppo strutturate e difficili da risolvere. E che si tratti di crisi oramai strutturate è confermato dall’aumento generale soprattutto della CIG straordinaria che a Rieti, ad esempio, in un anno ha raggiunto il +326%. Inoltre, la flessione della CIG in deroga tra marzo e aprile di quest’anno è condizionata dal ritardo nell’erogazione delle risorse che, anche se insufficienti per l’anno in corso, sarebbero però già disponibili”.
Situazione più stabile nel frusinate e nel viterbese che rispetto al mese di marzo registrano ad aprile una diminuzione delle ore di cassa integrazione totali pari rispettivamente al 71% e al 38%. Flessione che influenza ovviamente il dato generale del Lazio, dove complessivamente si registra un calo del 18% delle ore di CIG in un mese.
Con un +24% e’ l’artigianato il settore più colpito dalla cassa integrazione, seguito a distanza dall’edilizia (+2,1%).
“Edilizia dove però il dato è fortemente condizionato dalla sempre maggiore presenza nei cantieri di lavoratori in nero – spiegano dalla UIL Lazio – tanto che oramai sta diventando quasi impossibile effettuare qualsiasi stima reale in questo settore”.
(*Fonti:
http://www.uilromalazio.com)