Care Pensionate e Cari pensionati,
in questo Notiziario del mese di febbraio 2009, trattiamo di alcuni argomenti assai rilevanti:le politiche sociali e il sostegno alla non autosufficienza; il problema delle RSA; la situazione della Social Card, le iniziative della Uilpensionati, la cumulabilità della pensione, la situazione delle liste di attesa nella sanità, i costi della TARSU, la dichiarazione dei redditi 2009 e la normativa sulle badanti.

POLITICHE DI SOSTEGNO ALLA NON AUTOSUFFICIENZA

L’emergenza anziani è al centro delle riforme sullo  “Stato Sociale” che i Paesi europei  stanno mettendo in campo fin dagli anni 1990.

Attualmente gli anziani assistiti in  Danimarca  sono il 25,9%; in Austria, il  24,8%;  in Svezia, il  16,8%; in Belgio, il 15,6%; nella Gran Bretagna, il 12%;  in Germania, il 10,1%; in Francia, il 10,7%  e in Italia appena il 6,1%, a fronte del 20% di cittadini che superano attualmente  i 65 anni e che hanno l’esigenza di un maggiore aiuto.

Solo il 7,5% degli anziani percepisce  l’indennità di accompagno e il 3% fruisce dell’assistenza domiciliare integrata.

Il tema degli anziani non autosufficienti, pertanto,  necessita di  una risposta urgente, come  più volte abbiamo chiesto al Governo, anche con la presentazione della nostra proposta di legge di iniziativa popolare sulla non autosufficienza, presentata nel 2005, sulla cui base, nel 2006, il Governo Prodi, con la Finanziaria 2007, istituì il Fondo per le non autosufficienze, anche se con risorse economiche non adeguate.

Il relativo Disegno di legge delega, dopo un primo esame al Senato, con l’interruzione della precedente Legislatura,  sembra, purtroppo, naufragato in Parlamento.

Oggi, l’assistenza alle persone non autosufficienti, un impegno molto gravoso sotto diversi aspetti,  ricade quasi interamente sulle famiglie, lasciate da sole, con l’unico sostegno di assistenti familiari quasi mai preparati ad un compito assai complesso.

L’Italia è uno dei pochi  Paesi dell’Europa Occidentale a non avere ancora una Legge nazionale  per la non autosufficienza. Solo in alcune regioni esiste una rete di servizi sociosanitari  in grado di fornire risposte più o meno adeguate. Esistono, pertanto, anche  notevoli disparità  tra i cittadini italiani.

Il Governo deve decidere se utilizzare i prossimi quattro anni e mezzo per scrivere le regole del sistema o per dedicarsi  a misure spot e marginali.

Dovrebbe essere messa subito all’ordine del giorno del Parlamento l’approvazione del Disegno  di legge per le non autosufficienze, per scrivere  le regole nazionali che indicheranno a quali intereventi si ha diritto quando si diventa

non autosufficienti e in che modo il costo economico dell’assistenza  dev’essere ripartito tra la persona coinvolta, i suoi familiari ed il settore pubblico.

Si tratterebbe di scrivere poche, ma importanti regole, da introdurre attraverso un percorso di rafforzamento dell’intervento pubblico

Molti ministri, in diverse occasioni, hanno dichiarato  che l’approvazione di una Legge  per  le non autosufficienze è una priorità e che si terrà conto della proposta di legge dei sindacati confederali dei pensionati.

E’ necessario  che ora alle parole seguano veramente i fatti.

La Uil Pensionati vigilerà affinché siano accolti i principi fondamentali della proposta di legge dei sindacati dei pensionati e la logica di fondo che la ispira: prevenire, rallentare, accompagnare il fenomeno della non autosufficienza, con una rete integrata di servizi e interventi socio/sanitari.

 

PROBLEMA RESIDENZE SANITARIE ANZIANI

Dissentiamo  profondamente dalla gestione delle RSA nella nostra Regione, sia perché sono, ormai quasi tutte, private, sia perché  il costo a carico degli utenti è diventato insostenibile e i relativi servizi  insufficienti e di scarsa qualità.

Ricordiamo che, nel febbraio 2007, la Giunta regionale aveva stabilito, in via sperimentale, che la spesa per le RSA doveva essere per il  60% a carico della Regione e per il 40% a carico dei comuni e degli utenti, ripartita in base al reddito ISEE.

Per gli utenti sino a 13.000 di reddito, la quota del 40% doveva essere a totale carico dei comuni, oltre  dell’utente.

Sarebbe stato più opportuno portare la quota di reddito esente da 13.000 perlomeno a 14..000 euro. Questa è stata la nostra richiesta.

Una nostra verifica sulla situazione attuale dimostra che il carico sugli utenti, anziché diminuire è aumentato. Appena superati i 13.000 euro di reddito ISEE, l’utente, anziché il 40%, paga una quota del 50%.

E’ una situazione insopportabile, soprattutto a fronte delle difficoltà economiche nelle quali si trova, oggi, la maggior parte dei pensionati., i quali, tra l’altro, quotidianamente si confrontano con gli enormi problemi, delle “ liste di attesa , i cui tempi, nonostante gli impegni assunti dalle Asl,, si stanno allungando enormemente  e  con i costi crescenti dei tickets  sui farmaci, la diagnostica e le altre prestazioni sanitarie.

Su tutte queste problematiche abbiamo chiesto un confronto urgente al Presidente della Regione.

COMUNICATO SOCIAL CARD

La Uil Pensionati ha sempre manifestato forti perplessità sulla Carta acquisti (Social Card ) predisposta dal Governo per sostenere il reddito delle persone più bisognose, perché è un provvedimento di tipo caritatevole; non rivolto alla maggioranza dei pensionati, perciò non risolve il vero problema, che è la rivalutazione di tutte le pensioni e, in più,complicato e costoso nella sua gestione (oltre 10 milioni di euro ! )

Alla fine, per la povera gente la Social card è risultata un’avvilente corsa ad ostacoli che, lungo il percorso, fatto da una serie di astrusi adempimenti,  ha eliminato buona parte dei tanti pensionati che ritenevano di averne diritto.

A Frosinone,  le richieste sono state  4.899 e le Carte ricaricate e consegnate  solo 3.249 !

Sarebbe stato molto meglio  e più dignitoso dare direttamente i 40 euro sulla pensione!

Era una soluzione che avevamo suggerito al Governo, tenendo a riferimento l’accordo da noi fatto con il Governo Prodi  nel luglio 2007, in base al quale agli aventi diritto furono assegnati direttamente circa 650 euro, tra quattordicesima e bonus per gli incapienti.

 


CON LA UIL PENSIONATI
 PROTAGONISTA PER CAMBIARE  LA SOCIETA’ 

DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2009 

Entro il prossimo 28 febbraio sarà consegnato il CUD 2009, per i redditi 2008, ai  lavoratori dipendenti e ai pensionati..

Per la denuncia dei redditi  si può andare al CAF sino al 1° giugno 2009.

La documentazione necessaria per la denuncia  è la seguente: copia Modello 730 / 2008; CUD 2009; eventuali acconti IRPEF 2008; spese mediche  specialistiche;  scontrini farmacia;  spese veicoli portatori di handicap; spese veterinarie;  certificati interessi passivi;  documentazione mutui; atto acquisto  prima casa; assicurazione vita, infortuni, morte, invalidità permanente; spese per l’istruzione, spese funebri,  spese addetti all’assistenza ; contratto di locazione studenti fuori sede;  spese d’intermediazione immobiliare; spese attività sportive per i ragazzi;  contratto di locazione;  contratti di locazione convenzionale;  contratti di locazione giovani  20 / 30 anni; contratto di locazione lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per lavoro; atto compra/vendita credito imposta acquisto prima casa; spese asilo nido; contributi previdenziali  per collaboratori domestici; assegno coniuge; fatture/bonifici per ristrutturazioni edilizie; attestazione amministratore condomino;  copia raccomandata Centro Operativo Pescara;  fatture / bonifici risparmio energetico; raccomandata ENEA; spese mantenimento cani  guida; abbonamenti trasporto pubblico; bonus straordinario non percepito.

Per ulteriori  notizie e per la DENUNCIA DEI REDDITI  il nostro CAF UIL è a disposizione con personale altamente specializzato, presso le seguenti sedi: FROSINONE P.zza Martiri di Vallerotonda, 10 Tel. 0775/ 852225; ANAGNI   Via Bassano, 112;  CASSINO  Via E. De Nicola, 261  Tel.             0776/270596      ; CECCANO  Via Villanza,17  Tel.             0775/601929      ;  SORA  Via XX Settembre,42  Tel.0776/824467; ATINA  Via Munanzio Planco, 113  Tel.             0776/690080      ; PONTECORVO  Via S.Rocco, 117  Tel.             0776/741217      ; MONTE S.GIOVANNI CAMPANO Vai Cappuccini, 3  Tel            0775/289107

 

PER I NOSTRI ISCRITTI, CONSULENZA FISCALE E DENUNCIA DEI REDDITIGRATIS!

 

LA NORMATIVA SULLE  BADANTI

La disciplina è regolata dal Contratto Collettivo nazionale firmato il 08/03/2001 e rinnovato il  31 Dicembre di ogni anno.I contratti di assunzione dei collaboratori domestici vanno trasmessi al Centro per l’impiego, entro dieci giorni dalla sottoscrizione, in via telematica, questo anche per i datori di lavoro domestico, ossia per  tutti quei soggetti che assumono la famosa “collaboratrice domestica”.A differenza, però, dei datori di lavoro pubblici o privati, le famiglie potranno  continuare ad utilizzare le ‘vecchie’ modalità di comunicazione, e dunque a presentare le proprie domande al Centro per l’Impiego di competenza della sede di lavoro del collaboratore, direttamente a mano, oppure tramite fax o spedizione postale.La comunicazione al Centro per l’Impiego sostituisce i precedenti obblighi di notifica ad INPS ed INAIL. Entrambi gli istituti previdenziali riceveranno  i dati relativi ad ogni nuova assunzione, trasformazione, proroga o cessazione automaticamente dal sistema informatico del Ministero del Lavoro;. Nel caso in cui l’assunzione o la cessazione del rapporto di lavoro riguardi un collaboratore domestico extracomunitario, la sopracitata comunicazione sostituirà anche l’obbligo di informare lo Sportello Unico per l’Immigrazione.I datori di lavoro domestico che vogliano utilizzare la notifica telematica dovranno registrarsi direttamente al Sistema Informatico della Regione di appartenenza, oppure avvalersi dei soggetti autorizzati a trasmettere le comunicazioni al Sistema Informativo.I lavoratori domestici, inoltre, sono esonerati da alcuni obblighi fiscali e contabili, come ad esempio la busta paga. Difatti solo per tali tipi di lavoratori, il datore di lavoro può non emettere busta paga e cud, avendo solo la possibilità di stampare un prospetto paga, senza la relativa efficacia inail, ed una dichiarazione delle somme versate a titolo di retribuzione al lavoratore in sostituzione del Cud.Il modulo di comunicazione dell’assunzione, chiamato Unificato Lav, comprende i dati relativi al datore di lavoro, quelli relativi al lavoratore, ed infine i dati relativi all’invio della comunicazione stessa; oltre a queste tre sezioni fisse, compare – come punto 3 del modulo – un riquadro che cambia a seconda della tipologia del rapporto lavorativo che si intende denunciare: instaurazione di una nuova assunzione; proroga di un rapporto lavorativo; trasformazione; cessazione.

N. B. LE STRUTTURE DELLA UIL IMMIGRATI SONO A DISPOSIZIONE PER ULTERIORI INFORMAZIONI E PER LA STIPULA DEI CONTRATTI