C’è l’accordo per la ricollocazione di 40mila rifugiati “in chiara necessità di protezione internazionale” da Italia e Grecia nella bozza di conclusioni del vertice di giovedì e venerdì prossimi. “Entro la fine di luglio” gli stati membri dovranno mettersi d’accordo sul meccanismo di distribuzione “temporaneo ed eccezionale”. Intanto, dal mare arriva la notizia di una sparatoria al largo della Libia: ci sarebbe un morto e almeno un ferito.
A sparare contro il natante carico di migranti sarebbe stato – secondo il racconto dei profughi – il personale di una motovedetta libica. La ricostruzione è al vaglio della procura di Agrigento che ha ascoltato alcuni testimoni. Il ferito ha raccontato che “i miliziani libici hanno abbordato con una motovedetta il nostro gommone per derubarci, quando ci siamo ribellati hanno sparato: io sono rimasto ferito e un altro migrante è morto“. Il corpo della vittima però non si trova e il PM ha aperto un’inchiesta per tentativo di omicidio.
Intanto, un responsabile dalla Guardia costiera libica ha negato che suoi uomini o anche militari della Marina abbiano esploso colpi di arma da fuoco sull’imbarcazione di profughi.
Dal punto di vista diplomatico, invece, si fanno passi avanti.
Secondo la bozza di accordo Ue, al punto A è concordata la ricollocazione di 40mila persone da Italia e Grecia.
Al punto B si indica la “rapida azione da parte del Consiglio di una decisione che imposti un meccanismo temporaneo ed eccezionale” per la ricollocazione.
Al punto C è indicata la “impostazione di zone di frontiera strutturate e di strutture negli stati membri in prima linea, con l’attivo supporto di esperti degli stati membri e dell’Easo, di Frontex e Europol per assicurare la pronta identificazione, registrazione e presa di impronte dei migranti”, ovvero dei cosiddetti ‘hotspots‘.
Al punto D è prevista “l’immediata fornitura di aumentata assistenza finanziaria agli stati in prima linea per aiutare ad alleviare i costi” di accoglienza e trattamento delle domande per la protezione temporanea.
Infine al punto E è scritto che il vertice ha concordato sul “principio che tutti gli stati membri parteciperanno al ‘resettlement‘ di 20mila persone in chiara necessità di protezione internazionale“, con riferimento ai profughi nei campi nei paesi terzi.
Intanto diminuiscono le presenze di migranti sulla scogliera di Ponte San Ludovico, alla frontiera tra Francia e Italia. Secondo una prima stima, i migranti che mantengono il presidio sugli scogli sono meno di 100 e 200 nelle strutture allestite alla stazione.
23 Giugno 2015
Uil Frosinone
(*Fonti:
Sky Tg 24)