A Berlino, convegno sul ruolo del sindacato per un’Europa più sociale

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12/06/2015 | Internazionale.  

C’è bisogno di più sindacato in Europa e nel mondo. La finanziarizzazione selvaggia che ha creato le crisi e la globalizzazione delle multinazionali non possono più essere contrastate a livello locale, bisogna che formiamo un grande sindacato europeo che riesca a contrastare queste politiche sbagliate. Noi vogliamo fare un’Europa sociale, ma abbiamo ancora un’Europa della moneta e dell’austerità che ci sta creando problemi.

Il piano Junker è ridicolo rispetto al piano di Obama. Negli Usa si sono ripresi dalla crisi economica e stanno guidando il mondo nell’innovazione tecnologica, mentre noi siamo in forte ritardo e le ripercussioni ci sono anche a livello di welfare.

Si parla tanto di dialogo sociale, ma nell’ultimo semestre, quello a guida italiana, questo dialogo non c’è stato: i sindacati non sono stati neanche invitati a sedersi al tavolo.
Dobbiamo costruire, a livello europeo, un sindacato unitario che riesca ad essere punto di riferimento della contrattazione.

Mettere solo a posto i conti non ci aiuta a superare la crisi. Dobbiamo costruire un’Europa sociale e non solo economica e finanziaria, perché altrimenti rischiamo di non avere più l’Europa: e dopo aver fatto i sacrifici per entrarvi, non ne vorrei fare il doppio per uscirne. Io non sono disponibile a uscire dall’Europa, ma voglio fare le lotte sindacali per un’Europa diversa.

Berlino, 12 giugno 2015

Uil Frosinone

(*Fonti:
www.uil.it)