Non si può affamare qualche migliaio di persone perché non si trovano risorse tra 800 Mld di spesa pubblica
01/07/2014 | Sindacato.
L’allarme sulla CIG è giustificato, ma non esiste alcuna alternativa al fatto che il Governo trovi le risorse per pagare la cassa integrazione: sarebbe una cosa inaccettabile se molte decine di migliaia di persone fossero private anche di un minimo sostegno che serve per sopravvivere. Bisognerà trovare soluzioni di lungo periodo, almeno per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga. Tutti gli istituti che servono a sostenere le persone che stanno nei posti i lavoro non possono avere una durata prevedibile: devono durare il tempo necessario. Come quando piove: bisogna aprire un ombrello per ripararsi dalla pioggia. Per quanto tempo? Finché dura il maltempo.
Non si può affamare qualche migliaio di persone perché non si trovano le risorse necessarie nell’ambito degli 800 miliardi di spesa pubblica: è inaccettabile. In Italia, poi, manca un sistema pubblico che aiuti le persone a trovare un lavoro.
PREOCCUPANO I DATI SUL PIL
Anche i dati sul PIL sono preoccupanti, perché non riusciamo ad uscire dall’impasse in cui ci troviamo. D’altronde, fino a quando non aumenterà la domanda interna è veramente difficile vedere un aumento significativo del PIL che, per l’80% è fatto dalla domanda interna. La fiducia tornerà quando cominceremo a vedere non promesse, ma investimenti veri e possibilmente provenienti dall’estero. Quando qualcuno investirà qualche miliardo di euro in Italia, allora quello sarà il segno positivo.
IL GOVERNO FACCIA RIFORME
Non ci scandalizziamo se apprendiamo dalle televisioni o dai giornali ciò che fa il governo: l’importante che il governo faccia. Ci scandalizzeremmo se non facesse nulla, se parlasse, promettesse e nulla cambiasse. La priorità è fare riforme che aumentino le possibilità di realizzare investimenti in Italia. Investire e creare lavoro non deve essere più così difficile come lo è oggi.
SALARIO MINIMO PER LEGGE SIGNIFICA RIDUZIONE DI TUTTI I SALARI
Il salario minimo in Italia esiste e sono i contratti nazionali. Se si introducesse una legge avremmo un solo risultato: la riduzione dei salari. Se il problema è dare tutele a trecentomila persone che oggi non sono ascrivibili alla categoria dei lavoratori dipendenti, si può fare in modo che queste persone vengano classificate come lavoratori dipendenti e si fa un contatto anche per loro. Altrimenti, il risultato che si ottiene è una riduzione generalizzata del salario per 17 milioni di lavoratori: questa si chiama svalutazione interna, la vera essenza dell’austerity.
FIAT
L’accordo, e quindi l’incremento del salario, è un dovere che la Fiat ha nei confronti dei lavoratori italiani dal Gruppo. Sì, è vero che il mercato in Europa non va molto bene, ne siamo consapevoli, ma fare il contratto è un dovere.
(*Fonti:
http://www.uil.it)