16/01/2014 | Sindacato.
Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL
“La UIL è favorevole alla cancellazione del reato di immigrazione clandestina, in corso d’esame (nell’ambito del decreto cosiddetto “svuota carceri”), da parte dell’Aula del Senato.
Introdotto con il “pacchetto sicurezza” nel 2009, il reato, previsto dall’art. 10 bis Testo Unico Immigrazione, ha prodotto soltanto l’inondamento dei tribunali di una caterva di denunce, terminate quasi tutte in “non luogo a procedere”. Perché infatti condannare ad una ammenda (da 5 a 10 mila euro) nullatenenti che non la pagheranno mai? Questa norma – voluta dal Governo in carica allora – si è rivelata essere pura retorica, priva di alcuna efficacia pratica. E’ un fatto documentato del resto che solo un piccola parte degli immigrati espulsi lasciano davvero il Paese.
La UIL, inoltre, considera un obbrobrio giuridico – oltre che pura propaganda – punire una condizione (quella di irregolarità) invece che un comportamento delittuoso.
Il testo unico sull’immigrazione contiene norme adeguate a contrastare l’immigrazione irregolare e, ancor di più, il traffico di esseri umani. Anche se non è facile contrastare la pressione migratoria nell’era della globalizzazione.
L’effetto del “cattivismo” gratuito del pacchetto sicurezza, comunque, si è tradotto solo in intasamento delle procure e costi ingenti a carico del pubblico erario. Ce n’è abbastanza – crediamo – per abolire la norma, non solo perché odiosa, ma anche in quanto tipico esempio di costosa inutilità.”
Roma, 16 gennaio 2014
(*Fonti:
http://www.uil.it)