Stamattina, alle ore 11,30, presso il palazzo della Prefettura di Frosinone, si è tenuto l’incontro tra il Prefetto Maddaloni e le Segretarie Provinciali di CGIL CISL UIL Bruna Cossero, Alessandra Romano e Anita Tarquini, incontro durante il quale sono state rappresentate le motivazioni per cui si richiede un intervento immediato sulla questione delle dimissioni in bianco, che coinvolge maggiormente le giovani lavoratrici ed i giovani lavoratori, che sono in maternità/paternità, o anche infortunio/malattia. Si è presentata la lettera “188 firme per la legge 188”, indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, alla Ministra Elsa Fornero, alle parlamentari di Camera e Senato, con la quale si chiede un intervento legislativo urgente ed efficace contro l’iniqua abrogazione della L.188/07.
L’iniziativa si è svolta in contemporanea nazionale presso diverse Prefetture ed in concomitanza alla conferenza presso la sala stampa della Camera dei Deputati. Le sindacaliste si sono trattenute per oltre mezz’ora a colloquio con il Dr Maddaloni e, dopo una esauriente cronistoria del fenomeno, attraverso la ricostruzione dell’iter legislativo ed abrogativo della L.188/07, hanno esposto dati ed elementi utili a circostanziare le ragioni di urgenza della definizione normativa contro le dimissioni in bianco, da inserire, con assoluta priorità, all’interno del pacchetto complessivo della riforma del mercato del lavoro.
Si chiedono maggior tutele per il lavoro femminile e giovanile, non solo in ingresso, ma anche durante la permanenza, poiché in provincia di Frosinone il tasso di disoccupazione femminile raggiunge il 14,4% e quella giovanile è al 39,8%; tassi da maglia nera su base regionale, nazionale e comunitaria. Inoltre, la mancanza di un sistema di welfare efficiente aggrava la posizione delle madri lavoratrici, in quanto, non disponendo di validi strumenti di conciliazione, sono costrette a vivere il dilemma lavoro/figli come un affare personale, da risolvere, in base all’attuale sistema, con l’abuso ed il ricatto delle dimissioni in bianco.
Eppure l’incremento dell’occupazione femminile sarebbe un potente motore di rilancio e di crescita; si calcola che per ogni 100 donne che entrano nel mercato del lavoro, si creano ulteriori 15 posti nel settore dei servizi (assistenza all’infanzia, anziani, disabili). Questo sistema distorto va ad aggravare anche un altro aspetto che contraddistingue il nostro Paese: la bassa natalità, che è fortemente condizionata, anche, da simili prospettive lavorative per le giovani donne. Mediamente le italiane hanno 1,32 figli ciascuna, mentre il numero di figli desiderato è 2,1 per donna, che però, grazie alla buona fertilità delle immigrate, il gap si attesta intorno a 1,42 figli per donna.
All’incontro con il Prefetto di Frosinone hanno partecipato anche i Segretari Generali di CGIL CISL UIL di Frosinone – Domenico De Santis, Pietro Maceroni, Gabriele Stamegna che hanno discusso un altro tema scottante con il Prefetto, quello dell’iniquità della sovrattassa sui permessi di soggiorno per gli immigrati, i quali rappresentano, per il nostro Paese, i veri produttori di nuove generazioni e sono una fondamentale risorsa, soprattutto nei settori dei servizi di cura alla persona (colf e badanti) e dell’agricoltura.