Serve una scossa
05/04/2016 | Occupazione.
Gli indicatori economici del primo trimestre, diffusi dall’ISTAT, indicano come il nostro Paese sia salito sulle «montagne russe».
Infatti continua la crescita (lenta) del PIL, mentre preoccupa e non poco la stabilità dei consumi e il proseguimento della fase deflattiva.
Con queste previsioni sugli indicatori economici, compresi quelli del lavoro, non si va da nessuna parte e tutte le costosissime misure del Governo (eliminazione della TASI sulla prima casa, decontribuzione, eliminazione dell’IRAP sul costo del lavoro) non stanno dando i risultati sperati.
Non ci stancheremo mai di dirlo: ci si dovrebbe concentrare su un piano per la crescita di durata almeno triennale per favorire gli investimenti pubblici e privati.
Occorre, innanzitutto, rimettere in moto il sistema delle imprese con una nuova linea di indirizzo di politiche industriali, anche nominando al più presto il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico; promuovere investimenti in opere pubbliche spendendo presto e bene le risorse sia nazionali sia europee; ridurre sensibilmente il carico fiscale su lavoratori e pensionati da subito senza aspettare il 2018; rinnovare i contratti nella pubblica amministrazione.
Se il Governo è d’accordo su queste misure, e le inserirà nel prossimo Documento di Economia e Finanze (DEF), troverà un alleato di ferro nella Uil nel richiedere maggiore flessibilità all’Europa.
5 Aprile 2016
(*Fonti
www.uil.it)