Care pensionate e cari pensionati, questo notiziario affronta: la necessità di migliorare le pensioni e le condizioni di vita delle persone anziane; il ruolo degli anziani nella società; la tassa sui rifiuti senza IVA; il conguaglio fiscale sulle pensioni INPDAP; la richiesta di rimborso IRPEF sull’incentivo all’esodo volontario; il resoconto del recente incontro Sindacati Pensionati – Direzione Generale INPS sui RED 2007; la situazione dei conti dormienti.
MIGLIORARE LE PENSIONI E LE CONDIZIONI DI VITA DEI PENSIONATI
I pensionati, gli anziani e le loro famiglie sono tra i ceti sociali che negli ultimi anni hanno visto peggiorata la loro condizione materiale e continuano a non essere considerati nella scala delle priorità sociali:
● Circa quattro milioni vivono con meno di 500 euro il mese;
● Altri sei milioni non superano i 1.000 euro, un reddito che, secondo l’ISTAT, colloca un nucleo familiare di due persone sotto la soglia di povertà;
● Tutte le pensioni hanno perso negli ultimi 15 anni più del 30% del potere
di acquisto. Se non bastasse la realtà che viviamo da anni, la crisi finanziaria ed economica internazionale che sta sconvolgendo Borse, Mercati e Economie, porta con sé nel nostro Paese ulteriori pesanti effetti recessivi che, sommandosi alle debolezze strutturali preesistenti, se non saranno assunte misure efficaci di contrasto colpirà pesantemente lo sviluppo,la produzione e la condizione di vita di milioni di pensionati e lavoratori.
Le risposte date, sin’ora, dal Governo soprattutto nei confronti dei pensionati, che vivono un profondo disagio economico e sociale, sono state inadeguate e, in molti casi sbagliate. E’ mancata un’azione mirate alle reali esigenze degli anziani e a dare loro certezze sotto il profilo previdenziale, assistenziale e sanitario.
Il nostro impegno di UILPENSIONATI, nel confronto con il Governo, è quello di portare avanti: la rivalutazione di tutte le pensioni; l’approvazione delle legge sulla non autosufficienza e un paniere ISTAT basato sulla spesa delle persone anziane.
FIDATI DELLA UILPENSIONATI !
IL RUOLO DEGLI ANZIANI NELLA SOCIETA’ ATTUALE.
Le persone anziane sono un patrimonio prezioso di storia, di saggezza e di esempi da tramandare.
Solo dando il giusto valore al passato, si può vivere con consapevolezza il presente, apprezzandolo in tutte le sue sfumature. Gli anziani, perciò, sono una risorsa con la loro sola presenza.
Purtroppo, però, nell’attuale società, prevalentemente consumistica, i vecchi vengono visti come persone che consumano poco e non producono nulla. Sono un elemento di profitto, se qualcuno, più giovane, se ne assume i costi, altrimenti non interessano.
Bisogna, perciò, sviluppare una forte azione d’integrazione delle persone anziane, rendendole socialmente utili, dando loro delle piccole e semplici mansioni. D’altra parte, sovente i nonni sono diventati essenziali nell’accudire i bambini, poiché, nella maggior parte delle famiglie, entrambi i genitori lavorano e sono, di conseguenza i nonni che si occupano dei nipotini. Basta andare all’uscita di una scuola, per rendersene conto.
DA OGGI NON SI PAGA PIÙ L’IVA SULLA TASSA RIFIUTI: SONO PREVISTI RIMBORSI PER UN MAX DI DIECI ANNI
Finalmente una sentenza della Cassazione che fa luce e chiarezza nel turbinio di voci che già da tempo giravano su questa ipotesi. Oggi siamo certi che l’imposta del 10% normalmente addebitata dai Comuni sulle bollette delle tasse sui rifiuti, è illegittima. La stessa cosa vale anche per il canone di depurazione delle acque che non è dovuto. La normativa italiana si è finalmente allineata a quella di altri paesi europei in questa materia. In buona sostanza, la.Cassazione ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, è unatassa e non una tariffa.
Solo nel caso del riconoscimento dell’imposta quale tariffa sarebbe stato conseguenziale il pagamento del relativo assoggettamento al regime di Iva.
Da qui scaturisce la illegittimità del prelievo operato dai vari comuni nelle nostre tasche.
Ora non ci resta altro che riguardare le nostre bollette, se viene confermato il prelievo anomalo del 10 per cento di Iva sulle voci relative a raccolta e smaltimento rifiuti, allora si potrà chiedere il rimborso immediato al Comune o alle società appaltatrici che gestiscono il servizio.
Il risarcimento può essere richiesto per un massimo di 10 anni e per ogni anno di IVA ingiustamente pagata. Facciamo un esempio: se un cittadino ha pagato in un anno una tassa di 1000 euro e la relativa Iva è stata di 100 euro, quanti euro può richiedere di rimborso?
Basta moltiplicare i 100 euro annuali per 10, che sono gli anni, e ottenere 1000 euro che è la cifra per la quale possiamo richiedere rimborso.
SCADENZE:
* Entro il 31 marzo devono essere presentate all’Inps, le domande di disoccupazione con i requisiti ridotti.
Si ricorda che hanno diritto i lavoratori precari, stagionali, lavoranti a domicilio, che NON abbiano lavorato per l’intero anno 2008.
* Entro il 31 marzo, deve essere restituita all’INPS:
– la dichiarazione di responsabilità, relativa alla sussistenza o meno di uno stato di ricovero in Istituto, per coloro che sono titolari di indennità di accompagno;
– la dichiarazione di responsabilità, relativa alla permanenza dell’iscrizione nelle liste speciali di collocamento, per gli invalidi civili parziali, titolari di assegno mensile.
* Dall’1 aprile al 10 aprile deve essere effettuato il versamenti dei contributi all’INPS, per COLF e BADANTI, relativi al primo trimestre 2009.
L’Ufficio Immigrazione della UIL è a disposizione.
* Dall’ 1 aprile è aperta la finestra per le pensioni di anzianità per i lavoratori che hanno maturato i requisiti richiesti entro dicembre 2008.
Le nostre Sedi ITAL-UIL di Frosinone, Cassino,Sora,Anagni Atina, Ceccano, Pontecorvo sono a disposizione per eventuali altre informazioni e per la complilazione della relativa
documentazione.
DAREMO VITA A UNA VASTA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE
SULLA CONDIZIONE DEGLI ANZIANI IN ITALIA
Dichiarazione di Romano Bellissima, Segretario generale Uil Pensionati
“Tutte le iniziative possono essere utili per richiamare l’attenzione del Governo e dell’opinione pubblica sulla drammaticità della crisi e sulle difficili condizioni dei lavoratori e dei pensionati, ma non tutte le iniziative sono utili allo stesso modo e in ogni contesto”.
È quanto dichiara il Segretario generale della Uil Pensionati, Romano Bellissima.
Noi crediamo – prosegue Bellissima – che in un momento come questo, di così grande difficoltà per tanti milioni di persone, più che grandi manifestazioni di piazza servano iniziative nuove e più
incisive, capaci di coinvolgere i cittadini. Dobbiamo uscire dalla logica della contrapposizione a tutti i costi ed entrare nella logica della proposta costruttiva, della mobilitazione capillare sul territorio che può produrre risultati concreti, rapidi e visibili. Per questo, come Uilp, il 18 marzo organizzeremo a Roma (presso il Teatro Italia) una grande Assemblea dei quadri, con la partecipazione di circa 700 persone, in cui lanceremo una vasta campagna di sensibilizzazione per richiamare l’attenzione del Governo, del Parlamento e dell’intero Paese sulle difficili condizioni degli anziani e dei pensionati italiani e chiedere misure per la difesa del reddito, la tutela delle persone non autosufficienti, il diritto alla salute.
Una iniziativa alla quale parteciperà anche il Segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, perché – conclude Bellissima – i problemi dei lavoratori e dei pensionati sono strettamente collegati e vanno affrontati e risolti insieme, con azioni e soluzioni complessive”.
IL CONGUAGLIO FISCALE SULLE PENSIONI INPDAP
L’Inpdap, quale sostituto d’imposta, è tenuto a effettuare il conguaglio fiscale dei redditi da pensione corrisposti ogni anno; il termine previsto è il 28 febbraio dell’anno successivo a quello cui i redditi si riferiscono. Tale adempimento deve tener conto anche delle detrazioni d’imposta spettanti al pensionato. Al riguardo, la finanziaria 2008 ha stabilito che il pensionato, per beneficiare delle detrazioni di imposta per carichi familiari, deve dichiarare annualmente di averne diritto. Tale richiesta annuale da parte del pensionato è condizione essenziale per il riconoscimento. Qualoral’interessato non provveda a fornire detta comunicazione, entro il termine stabilito dal sostituto d’imposta, le detrazioni, eventualmente attribuite, vanno recuperate al pensionato. Per l’anno 2008, primo periodo di applicazione della norma, si sono rilevate molteplici situazioni individuali in cui il pensionato, nonostante sia stato sollecitato dall’Istituto, non ha presentato il modello di dichiarazione per confermare o rinunciare alle detrazioni familiari già in godimento al momento dell’entrata in vigore della finanziaria 2008. Per evitare che il recupero del debito fiscale fosse effettuato con la trattenuta integrale delle rate di pensione fino ad esaurimento del debito, (come prevedono le norme attualmente vigenti – art. 23 del DPR 600/1973) è stata concordata con l’Agenzia delle Entrate una procedura innovativa in base alla quale è stato garantito a tutti gli interessati il trattamento pensionistico minimo Inps di 458,20 euro o la trattenuta di un quinto per importi di pensione di per sé inferiori a 500 euro; l’eventuale ulteriore debito è stato rateizzato mensilmente secondo quanto disposto dall’art. 23 del DPR 600/73. Senza questa procedura innovativa, di cui l’Istituto si è fatto promotore, gli effetti del conguaglio fiscale sarebbero stati molto più penalizzanti per i pensionati che, in moltissimi casi, si sarebbero ritrovati con due euro di pensione mensile. Tuttavia sono stati segnalati numerosi casi di pensionati che, nonostante affermino di aver presentato direttamente all’Istituto o tramite i soggetti abilitati nel termine previsto (28 novembre 2008) la dichiarazione sul diritto alle detrazioni Irpef per familiari a carico, hanno avuto un conguaglio negativo. Ciò ha indotto l’Inpdap, con la nota operativa n. 8 del 16 febbraio 2009 (v. documentazione) a un riesame delle richieste per le medesime detrazioni. Agli interessati sarà quindi sufficiente dimostrare, recandosi presso la sede Inpdap di competenza, di aver prodotto idonea documentazione entro il predetto termine del 28 novembre 2008. In tal modo i pensionati hanno la possibilità di accelerare il recupero degli sconti fiscali in questione senza dover ricorrere necessariamente alla presentazione del modello 730/2009 e attendere il mese di agosto per il relativo recupero.
ISTANZA DI RIMBORSO DELLE IMPOSTE DIRETTE
All’UFFICIO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI ………………………………………
Il/Lasottoscritt……………… Nato/a
Il ………..…………….., residente in ………………………………………
Via………………………………… Codice Fiscale………………………
PREMESSO
Che in data ………………………. Ha subito ritenute per un totale di euro ………………………..
A titolo di imposta a tassazione separata pari al ………..% sulla somma percepita quale incentivo
all’esodo in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro avvenuta il ………………………………
CONSIDERATO
Che il 50% di tali ritenute è stato indebitamente trattenuta, in quanto a seguito della Sentenza n. C-207 della Corte di Giustizia Europea del 21 luglio 2005, il comma 23, art. 36 del decreto legge n.223/2006, convertito nella legge n.248/2006, abrogava il comma 4-bis dell’art. 19 del TUIR, salvaguardando i diritti di coloro che hanno contrattato un piano incentivato di esodo prima dell’entrata in vigore del decreto ( 4 luglio 2006), nonché con riferimento alle somme corrisposte in relazione a rapporti di lavoro cessati anche successivamente all’entrata in vigore del decreto medesimo, purchè in attuazione di accordi o atti che abbiano data certa anteriore alla data di entrata in vigore del decreto.
Le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate di cui le circolari nn. 28 del 04/08/2006 e 10 del 16/02/2007, nonché la risoluzione n. 208/E del 06/08/2007.
CHIEDE
Che venga disposto il rimborso di euro …………………, oltre gli interessi maturati e maturandi.
Si allega in copia la certificazione rilasciata dall’ Azienda comprovante le ritenute di cui sopra.
Luogo e data …………………..
Firma ………………………………..
FILIALE DI FROSINONE
Piazza S. Tommaso d Aquino
03100 Frosinone
Tel. 0775 855747 – Fax 0775 859572
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RESOCONTO DELL’INCONTRO DI SPI – FNP – UILPENSIONATI CON LA DIREZIONE DELL’INPS
Su nostra richiesta, si è tenuto un incontro con la Direzione Centrale Prestazioni dell’Inps per fare il punto sulle procedure di controllo dei redditi 2007 messe in atto dall’Ente.
Ancora una volta abbiamo dovuto rilevare che iniziative, anche di rilievo, che riguardano il rapporto dei pensionati con l’Ente previdenziale sono assunte in modo unilaterale, senza un preventivo confronto con Spi, Fnp e Uilp.
Si tratta di un modo di operare che abbiamo contestato, tenuto anche conto delle intese contenute nel protocollo, già concordato con la Direzione Generale, cui manca soltanto la formalità della firma.
Nel merito è stata esaminata la procedura di controllo dei redditi e le conseguenze che derivano dal riscontro di eventuali errori.
Infatti, nei messaggi che la Direzione Centrale ha inviato alle Sedi, e non resi pubblici, si afferma che in caso di discordanza tra quanto dichiarato dal pensionato e quanto accertato, la documentazione fornita dal pensionato dovrà essere trasmessa alla Procura della Repubblica a cura del Direttore della sede.
Non è in discussione la responsabilità che si assume il pensionato nel caso di false dichiarazioni rese, quanto l’automatismo contenuto nei messaggi che impone allo stesso Direttore, la trasmissione degli atti all’autorità giudiziaria.
Nel corso dell’incontro è stato convenuto che, in ogni caso, il pensionato interessato dalla procedura di controllo dovrà essere invitato dalla Sede a fornire spiegazioni circa la sua posizione prima che il Direttore assuma decisioni.
Con l’occasione abbiamo chiesto di essere informati sugli sviluppi della carta acquisti e sulla attuazione delle novità legislative che modificano il periodo di riferimento dei redditi influenti sulle prestazioni monetarie.
Per quanto riguarda la carta acquisti l’Inps ha anticipato la predisposizione di un nuovo decreto ministeriale che dovrebbe modificare alcuni punti della precedente normativa che ne hanno fortemente limitato il diritto.
Invece, sull’altro punto, riguardante il periodo di riferimento dei redditi influenti sulle prestazioni, è stato fissato un nuovo incontro al quale parteciperanno, insieme ai Sindacati dei Pensionati, gli Enti di Patronato ed i Caf, con l’obiettivo di concordare le modalità attuative delle nuove disposizioni.
Inoltre sono state sollecitate all’Istituto valutazioni sia sulle conseguenze della soppressione del divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro, anche in relazione all’eventuale emersione di nuovi rapporti di lavoro; nonché sugli effetti dell’estensione all’evasione contributiva previdenziale delle procedure transattive previste solo per il fisco, fino all’approvazione del decreto 185/2008.
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Martedì, Mercoledì, Venerdì ore 15 – 18
QUEI SOLDI DIMENTICATI: LA SITUAZIONE DEI CONTI DORMIENTI
Tra il 1° gennaio 2009 ed il 31 marzo 2009 le banche comunicheranno al Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso la pubblicazione su un quotidiano a tiratura nazionale, l’elenco dei conti estinti (in quanto dormienti) entro il 31 dicembre del 2008.Tra il 31 marzo 2009 ed il 31 maggio 2009 le banche devolveranno al Fondo pubblico, finalizzato a risarcire risparmiatori vittime di crack sul mercato finanziario (Parmalat, Cirio, Lehman, Alitalia) il saldo complessivo dei conti dormienti estinti entro il 31 dicembre del 2008. Solo a questo punto i titolari dei conti dormienti estinti potranno rivolgersi al Fondo per riavere indietro il loro denaro.
La buona notizia I titolari (o anche i loro delegati, compresi gli eredi) di un rapporto non “risvegliato” nei termini, quindi classificato come “conto dormiente estinto”, e come tale devoluto al Fondo potranno, entro 10 anni dal trasferimento, rivendicare il diritto di credito sulle somme trasferite e rimpossessarsi così dei propri averi.
.La cattiva notiziaAd oggi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha ancora definito il provvedimento attuativo che stabilisce le regole attraverso le quali gli aventi diritto potranno rivendicare le somme devolute al fondo entro i dieci anni dall’avvenuto trasferimento.
Bisogna poi sapere che, non appena il conto diventa dormiente le banche devono informarne i depositanti (con raccomandata A/R) allo scopo di permettere loro di risvegliarlo. Per i depositi a risparmio al portatore la comunicazione avviene mediante affissione presso le filiali dell’elenco dei depositi al portatore dormienti. A questo punto, non resta che movimentare il conto o comunicare, entro 180 giorni, la volontà di voler proseguire il rapporto. Come illustrato dal grafico che segue.Altrimenti la banca classifica come “dormiente estinto” il conto corrente o il libretto di risparmio in questione, dando il via alla procedura di espropriazione.
Ma ci si può fidare della solerzia delle banche nell’inviare la dovuta comunicazione A/R o nella affidabilità delle poste e dei postini incaricati nel consegnare la raccomandata A/R?
Direi proprio di no, senza contare il fatto che l’indirizzo di residenza associato al rapporto che cade “in sonno” potrebbe essere ormai datato.
Eppoi bisogna anche considerare che per i depositi di risparmio al portatore l’unico modo di venire a conoscenza della loro “prossima estinzione” è quello di leggere gli elenchi affissi nelle filiali dove è stato formalizzato il rapporto.
E allora? L’unica strada sicura è la movimentazione dei rapporti di deposito, almeno quelli di cui siamo a conoscenza.